Il Consigliere Ciambella

Il Consiglio Comunale di Piedimonte si è arricchito di un altro personaggio.
Il Consigliere Ciambella (di salvataggio).
Dopo il Consigliere Bislacco, adesso il Consigliere Ciambella.
E' succeso che ieri in Consiglio Comunale era da dibattere ed approvare, tra gli altri punti all'ordine del giorno, l'assestamento del bilancio.
Infatti una errata programmazione finanziaria, ha messo l'Amministrazione Pidoto nella impossibilità di procedere alla normale gestione del Comune.
L'attenta e particolareggiata analisi del capogruppo di opposizione, Ignazio Puglisi, rendeva palese questi errori, che venivano portati a motivazione del voto avverso l'approvazione della delibera.
Al comportamento serio e responsabile dell'opposizione, che argomentava in modo inconfutabile le incongruenze del piano finanziario presentato dalla Giunta, faceva da contraltare la penosa querelle tra il Consigliere Belfiore ed il suo ex socio Consigliere Romeo, il quale da qualche giorno, insieme alla Consigliera Leva, è passato all'opposizione.
Abbiamo assistito ad un reciproquo scambio di accuse che a nostro parere ricordavano molto le sceneggiate di Totò e Peppino.
Comunque si arrivava al momento del voto.
Noi facevamo la conta dei due gruppi, che avrebbero dovuto contrapporsi in questi tremini numerici: 6 Consiglieri del gruppo Ripensare Piedimonte, 2 i Consiglieri che hanno abbandonato la maggioranza, 7 i fedelissimi di Pidoto.
In queste condizioni ci stupiva l'assoluta calma ed il sorriso sornione che vedevamo stampato sul volto del Sindaco.
Non ne capivamo il motivo.
Ma per poco.
E' bastato che si arrivasse alle dichiarazioni di voto perchè ogni perplessità venisse fugata.
Infatti il capogruppo di opposizione dichiarava di non votare la proposta di delibera, così faceva anche il capogruppo Romeo, mentre i fedelissimi dichiaravano di votare a favore.
Tutto chiaro? tutto nella norma? macchè!
Ecco il colpo di teatro, ecco quello che neanche il miglior Pirandello avrebbe saputo immaginare e scrivere.
Irrompe, infatti, sulla scena il Consigliere Ciambella, il quale con un inarticolato intervento, zeppo di inconcludenze e di ovvietà dichiarava, udite! udite!, di votare a favore del sindaco Pidoto.
Viene così ribaltata la proporzione numerica e il Pidoto può mettere in mostra il migliore dei suoi sorrisi.
Non spenderemo ancora una sola parola sul Consigliere Ciambella, non ne vale la pena.
Saranno i cittadini a obliarlo alla prima tornata elettorale.
Vogliamo porre l'attenzione, invece, sulla situazione in cui versa la maggioranza.
Alla luce degli ultimi avvenimenti possiamo dire che se avesse veramente a cuore le sorti della città, il sindaco dovrebbe rassegnare immediate dimissioni.
Perchè è inadempiente sul programma elettorale, non uno degli obiettivi è stato raggiunto;
Perchè non ha una maggioranza in Consiglio Comunale e deve ricorrere al Consigliere Ciambella per vedere aprovata una delibera;
Perchè non ha la magioranza nel paese, se sottraiamo, infatti, i voti portati alla sua lista dai vari La Rocca, Pollicina, Leva, Romeo è evidente che è in minoranza.
Se la democrazia ha un senso, se il rispetto della volontà popolare è un valore, bene, Pidoto tragga le dovute conseguenze.

Ma questo ciambella è forse quello che si diverte a rompere i timpani - e non solo - dei piedimontesi, con quegli scampanii infernali e con le musichette varie al massimo volume di mezzogiorno? Ma questo ciambella, alias mastella, programma le campane della chiesa per poi starsene a Catania dove quelle campane stesse non lo raggiungono?
Chi l'avrebbe previsto questo tradimento? O forse era già da mesi prevedibile? Sarà lui, il mastella piedimontese, uno dei nuovi nuovo assessori? Assessore contro l'inquinamento acustico? Ma al peggio non c'è veramente fine?

«Sì» all’assestamento di bilancio
e crisi evitata a Piedimonte Etneo
Al precedente «terremoto» che ha sconvolto l’assetto del
Consiglio mediante l’uscita dal gruppo di maggioranza
dei consiglieri Giovanni Romeo e Carmela Leva (Mpa),
con conseguente ribaltamento delle forze politiche rappresentate,
è venuta ad aggiungersi una piccola scossa di
assestamento che ha visto il consigliere di minoranza Rosario
Raciti (Mpa) transitare nel gruppo di maggioranza,
consentendo così all’Amministrazione di approvare, con
il suo voto favorevole, l’assestamento del bilancio corrente,
evitando una latente crisi amministrativa dai risvolti
imprevedibili.
L’interessato, giustificando tale suo atteggiamento, ha
tenuto a precisare che «con senso di responsabilità politica
che mi assumo di fronte a tutta la cittadinanza, ho
espresso il mio voto favorevole all’assestamento del bilancio
in quanto la mancata approvazione avrebbe comportato
un danno alla collettività. Danno che si sarebbe
tradotto nell’impossibilità di pagare i creditori del Comune
che hanno fornito beni e servizi in occasione della precedente
festa della vendemmia nonché nella impossibilità
di potere allocare nel bilancio il finanziamentio regionale
per la pavimentazione di via Nuova del convento».
«Trattandosi - continua Raciti - di un assestamento tecnico,
ritengo che nella trattazione di un così importante
argomento bisogna mettere da parte ogni logica di appartenenza
e perseguire il bene della cittadinanza, seguendo
i dettami della propria coscienza».
FRANCESCO FURNÒ