«Le sacre latrine di Vena...»
«Le sacre latrine di Vena...»
E’ con vivo disappunto che leggo su La Sicilia
una nuova lettera su Vena; fa il paio con una precedente
nella stessa rubrica. Gli estensori, i soliti
"io so tutto", pretendono di sindacare i l comportamento
degli amministratori comunali di
Piedimonte Etneo, sindaco in testa, rei a loro dire,
di non riuscire a percepire la valenza promozionale
del Santuario di Vena. Questo è assolutamente
ed incontrovertibilmente falso! Tutti gli
amministratori comunali di Piedimonte Etneo,
sindaco e comandante della Polizia municipale
compresi, nonostante siano i discendenti degli
stranieri importati dalle lande nebbiose della
pianura padana appena qualche secolo fa, cioè
più di mille anni dopo la fondazione del Santuario
di Vena, si sono sempre prodigati e spesi, con
enorme dispendio di energie, per la sua valorizzazione.
Questa circostanza è più che avvalorata
sia dal consentire, anno dopo anno, il ripetersi di
una sagra estiva ove gli organizzatori riescono a
somministrare migliaia di panini senza dover
subire l’oltraggio di essere costretti a lavarsi le
mani, sia dal lasciare che un’unica scassatissima
latrina smaltisca il carico dei bisogni fisiologici indiscriminati
dei maschi e delle femmine, dei giovani
e degli anziani. Se gli amministratori comunali
di Piedimonte Etneo, persone molto accorte
nel canalizzare le preferenze degli elettori
di Vena, si fossero disinteressati di promuovere il
turismo a Vena così come sostenuto dagli estensori
delle due lettere citate, avrebbero provveduto
a rendere agibili e funzionanti i gabinetti pubblici
esistenti o, quantomeno, avrebbero approntato,
durante le festività estive, un numero idoneo
di latrine chimiche. Gli estensori devono convenire
che se quelli si fossero comportati in maniera
così sconsiderate ed imprevidente Vena sarebbe
stata privata di tutti quei profumi biologici che
contraddistinguono, caratterizzandole, le sue
estati. Se tutto ciò non è chiaro, vuol dire che è
inutile accompagnare all’acqua chi non vuole
bere.
NINO LAUDANI
LA SICILIA
CATANIA
LUNEDÌ 6 GIUGNO 2011
una nuova lettera su Vena; fa il paio con una precedente
nella stessa rubrica. Gli estensori, i soliti
"io so tutto", pretendono di sindacare i l comportamento
degli amministratori comunali di
Piedimonte Etneo, sindaco in testa, rei a loro dire,
di non riuscire a percepire la valenza promozionale
del Santuario di Vena. Questo è assolutamente
ed incontrovertibilmente falso! Tutti gli
amministratori comunali di Piedimonte Etneo,
sindaco e comandante della Polizia municipale
compresi, nonostante siano i discendenti degli
stranieri importati dalle lande nebbiose della
pianura padana appena qualche secolo fa, cioè
più di mille anni dopo la fondazione del Santuario
di Vena, si sono sempre prodigati e spesi, con
enorme dispendio di energie, per la sua valorizzazione.
Questa circostanza è più che avvalorata
sia dal consentire, anno dopo anno, il ripetersi di
una sagra estiva ove gli organizzatori riescono a
somministrare migliaia di panini senza dover
subire l’oltraggio di essere costretti a lavarsi le
mani, sia dal lasciare che un’unica scassatissima
latrina smaltisca il carico dei bisogni fisiologici indiscriminati
dei maschi e delle femmine, dei giovani
e degli anziani. Se gli amministratori comunali
di Piedimonte Etneo, persone molto accorte
nel canalizzare le preferenze degli elettori
di Vena, si fossero disinteressati di promuovere il
turismo a Vena così come sostenuto dagli estensori
delle due lettere citate, avrebbero provveduto
a rendere agibili e funzionanti i gabinetti pubblici
esistenti o, quantomeno, avrebbero approntato,
durante le festività estive, un numero idoneo
di latrine chimiche. Gli estensori devono convenire
che se quelli si fossero comportati in maniera
così sconsiderate ed imprevidente Vena sarebbe
stata privata di tutti quei profumi biologici che
contraddistinguono, caratterizzandole, le sue
estati. Se tutto ciò non è chiaro, vuol dire che è
inutile accompagnare all’acqua chi non vuole
bere.
NINO LAUDANI
LA SICILIA
CATANIA
LUNEDÌ 6 GIUGNO 2011
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