Il Negativo

Terreno gratuito all’Aimeri, esplode la polemica
Piedimonte. L’opposizione attacca il sindaco: «Delibera illegittima». Pidoto: «Assegnazione provvisoria»
È incalzante la polemica sulla vicenda del terreno
comunale, ex isola ecologica, adiacente la
scuola materna di via Cannavò, da qualche
tempo utilizzato come deposito mezzi da Aimeri
Ambiente, affidataria per la nettezza urbana
nell’Ato Ct1. Una delibera della Giunta Pidoto
ha concesso il comodato d’uso gratuito
del terreno su richiesta della società che, come
da capitolato d’appalto, deve dotarsi «di appositi
cantieri di rimessaggio" distribuiti sul territorio
e funzionali ai servizi svolti. Le opposizioni
hanno alzato le barricate, dall’arena di
Internet fino alle sedute consiliari, denunciando
l’illegittimità della delibera e chiedendone
la revoca. Ignazio Puglisi, consigliere del
gruppo "Ripensare Piedimonte", è categorico:
«Il nostro disaccordo è totale. Come fa il Comune
a concedere gratuitamente una propria
area ad una società privata, già ben retribuita
dallo stesso Ente per le attività che vi
svolge? Perché usare un’area con tutt’altra
destinazione urbanistica, posta accanto ad
una scuola materna ed inserita nel piano di
Protezione civile per le calamità naturali?».
Allude poi a presunti «abusi edilizi immediatamente
denunciati» a forze dell’ordine ed
Ufficio tecnico. «Le opere previste dal contratto,
come i prefabbricati già collocati, necessitano
di autorizzazione mai richiesta da
Aimeri, come ha riferito in Consiglio il responsabile
Utc».
Malgrado il fuoco di fila, il sindaco Pidoto
non indietreggia e dichiara: «Tanto dissenso è
fuori luogo. Le opposizioni parlano di illegalità,
ma trattandosi di una assegnazione provvisoria,
non è necessario il passaggio in Consiglio
comunale, basta la delibera di Giunta».
Spiega poi i contorni della vicenda: «Vista la
posizione di Piedimonte, Aimeri Ambiente
qui realizzerà la propria rimessa, acquistando
un terreno in proprio. Intanto, accogliamo la
richiesta della società, con un comodato d’uso
gratuito di un anno. Chiedendo un affitto
avremmo dovuto spendere di tasca nostra,
perché l’area era in abbandono. La scuola per
adesso è vuota per ristrutturazione ed ho garantito
alle mamme la fine delle attività prima
del ritorno dei bambini. In ogni caso, sono
presenti solo mezzi e prefabbricati facilmente
rimovibili per l’eventuale ammassamento».
«Ci saranno 70 lavoratori che transiteranno
sul nostro territorio, 70 potenziali fruitori dei
nostri servizi. Lo sviluppo passa anche da tali
iniziative. Qualcuno pensa male perché forse
è abituato a farlo».
FRANCESCO VASTA
VENERDÌ 20 APRILE 2012 LA SICILIA