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Carmelo Lizzio, un piedimontese nel mondo

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Messaggio  Admin Sab 13 Feb - 21:46

Dopo il riscontro positivo ottenuto con la mostra “Ragione Emozione” dedicata alla scultrice Daniela Rancati, il secondo appuntamento del ciclo “l’Arte del Dialogo” vede come protagonista lo scultore Carmelo Lizzio all’interno dell’esclusiva cornice dello storico teatro milanese, con il prezioso sostegno del Consiglio Regionale della Lombardia.
La mostra è il racconto dell’intenso percorso artistico di Carmelo Lizzio, segnato dall’incontro e dalla collaborazione professionale con importanti personalità del mondo dell’arte, a partire dal lungo sodalizio con Salvatore Fiume, che proseguirà fino alla scomparsa del maestro. Il frutto della loro collaborazione è documentato in mostra da un gruppo di sculture e da una serie di riproduzioni fotografiche.

Grandi opere pubbliche come la Fontana degli Istituti Fisioterapici Ospitalieri di Roma o sculture più intime come Ninfa e Fauno, Donna col Bambino, Fortuna, Ave Maria, Isole di Pietra, Toro e Torero, Etiope, sono esempi del sodalizio umano e professionale fra due forti individualità artistiche che, nel pieno rispetto delle propria autonomia stilistica e concettuale, hanno alimentato un dialogo di punti di vista progettuali e di visioni poetiche, che si è armonizzato, infine, nel gesto scultoreo.

Di questa collaborazione, Lizzio ricorda anche quei momenti di sincera quotidianità che restituiscono il senso di uno straordinario dialogo artistico e umano che la mostra intende, almeno in parte, restituire. “Non si è mai abituato alle due “z” del mio cognome e alla mia voce assonnata alle sue usuali chiamate delle 5:30 della mattina, ma l’amicizia e la comune passione per l’opera d’arte ci hanno legato per tutti i suoi ultimi dieci anni. Ancora oggi faccio tesoro della sua severa generosità e il ricordo di lui è supporto e compagnia in tutto ciò che faccio”. (Carmelo Lizzio)

La mostra si articola attraverso il racconto di altri momenti determinanti nello sviluppo della poetica dell’artista. Il percorso “si caratterizza – come evidenziato da Francesca Bianucci – per una semplicità visiva tesa a dare pieno rilievo alla potenza espressiva del linguaggio scultoreo di Lizzio, incisivo e mai sovraccarico, e alla forza narrativa delle immagini fotografiche e dei testi ad esse correlati, che scandiscono i momenti salienti della sua carriera artistica.

L’incontro con Aligi Sassu stimola in Lizzio il desiderio di tornare a scolpire opere sue. Un seme che maturerà nel tempo dando i suoi primi frutti sul nascere del nuovo Millennio.
Alcune opere-simbolo del percorso personale di Lizzio sono documentate in mostra da riproduzioni fotografiche: fra queste la Fontana del Buon Samaritano (5 quinte scolpite, alte 3.5 metri, che raccontano la celebre parabola) realizzata con la collaborazione di Lucia Arduini per l’Ospedale San Raffaele di Milano, oltre all’Arcangelo Raffaele, una statua tradotta in resina al carbonio e alta 8 metri, posta sulla grande cupola dell’Ospedale. In mostra è presente un modello in scala reale dell’Arcangelo.
Si possono ammirare, infine, alcuni significativi esempi dell’arte scultorea di Lizzio come la possente testa denominata “Domani” e il sinuoso “Belvedere”.


Nato a Piedimonte Etneo (CT) il 16 gennaio 1951, Carmelo Lizzio si forma nella bottega paterna di scultura su pietra.
Inizia le sue collaborazioni artistiche con ditte di Arte Sacra a Bergamo e con il Beato Angelico a Milano, per il quale esegue una delle sculture che ornano l’esterno del Duomo di Milano.
Dopo diverse esperienze al fianco dei nomi più famosi della scultura contemporanea approda ad una stretta e solida collaborazione con Salvatore Fiume, che continuerà fino alla scomparsa del maestro.
Oltre alle numerose commissioni private, esegue diverse opere pubbliche collocate a Milano, a Roma, in Sicilia ed in Sardegna. E’ qui che di recente colloca uno studio di scultura in prossimità delle cave di marmo del Golfo di Orosei. Attualmente l’artista sta lavorando alla più grande opera mai realizzata in un unico blocco di marmo di Carrara, alta 12 metri, e alla progettazione di opere pubbliche all’estero.
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Carmelo Lizzio, un piedimontese nel mondo Empty BRAVO, Auguri.

Messaggio  nucifora Dom 14 Feb - 15:41

Fa sempre piacere sentire che un figlio di questa terra riesce ad affermare le sue doti fino a raggiungere quella notorietà che tutti vorremmo giusta epilogo del nostro impegno. Che poi, come spesso accade, notorietà ed affermazione il giusto riconoscimento alle nostre capacità avvenga lontano dalla terra natia se da un lato ci riempie di orgoglio e ci gratifica rimane sempre l’amarezza del doverla ricercare altrove.
Mario Nucifora

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