Deliberata la riduzione della Tarsu

Importante decisione presa dal Consiglio comunale di Piedimonte Etneo, nella seduta del 29 Marzo 2011.
Su proposta dei consiglieri d’Opposizione, che avevano fatto inserire il punto nell’Ordine del Giorno, si è discusso dell’opportunità di ridurre il costo della Tarsu, la tassa sulla raccolta dei rifiuti solidi urbani.
Dopo acceso dibattito, nel quale si delineavano le opposte posizioni tra quanti volevano che la tassa fosse calmierata e chi, invece, propendeva per il mantenimento delle percentuali già fissate dall’Amministrazione Pidoto, si arrivava alla votazione finale.
La Proposta dei consiglieri del gruppo Ripensare Piedimonte (Puglisi, Nucifora, Palazzolo, Malaponti, Maugeri) veniva accolta e votata anche dai consiglieri Cavallaro, Leva e Romeo.
La Maggioranza ( ) veniva battuta e la delibera approvata.
Pertanto si fissava al 10% la riduzione della Tarsu, riduzione che doveva essere inserita nel bilancio preventivo per l’anno 2011.
Soddisfazione si leggeva sui volti dei consiglieri che avevano potuto deliberare un atto che andava a beneficio dell’intera collettività.
Abbiamo detto altre volte come il Pidoto sia aduso ai colpi di teatro. Anche stavolta non si è smentito.
Quasi alla fine del dibattito consiliare dichiarava di accettare la delibera d’indirizzo appena approvata dal Consiglio e che, conseguentemente, avrebbe valutato l’opportunità di confermarne l’operatività.
Cioè il Sindaco non riteneva impegnativa la delibera prodotta dal Consiglio comunale.
Ora, siccome il gruppo consiliare facente riferimento al Sindaco ha votato contro, va da sé che il buon Pidoto non riterrà di abbassare l’aliquota della tassa sui rifiuti, adducendo come motivazione le scarse risorse delle casse comunali.
A questo punto bisogna fare delle riflessioni.
Se le casse comunali sono esangui, e per ciò ai cittadini si chiedono sacrifici, ci pare giusto che questi sacrifici vengano equamente ripartiti tra tutti i componenti la collettività, compresi i funzionari comunali.
Pertanto, invece di continuare a tartassare i cittadini, si riducano le indennità di posizione ai capisettori.
Attenzione, diciamo di ridurre le indennità di posizione, non gli stipendi.
Ridurre cioè quelle cifre che il Comune assegna ai propri funzionari come premio per il lavoro svolto durante l’anno.
Ma non percepiscono già lo stipendio per il loro lavoro? Anche il premio di produzione bisogna dargli, mentre i cittadini vengono salassati?
A ciò aggiungiamo che se è vero quello che lo stesso Sindaco ha più volte sostenuto, e cioè che l’avvio della raccolta differenziata farebbe risparmiare al Comune una cifra intorno ai 100.000.000 di euro, è questa la strada per trovare i fondi che verrebbero a mancare dalla riduzione delle aliquote Tarsu.
E se come sembra l’Ato non dà via libera alla raccolta differenziata, il Pidoto si attivi, avvii una campagna di sensibilizzazione tra i Comuni del comprensorio perché questo servizio trovi attuazione.
Ne trarrebbero vantaggio tutti, le amministrazioni comunali che risparmierebbero molti milioni di euro, i cittadini che trarrebbero sollievo da una tassazione meno invadente ed in ultimo anche il territorio, con la realizzazione di un servizio di raccolta differenziata che ci metterebbe al pari dei Comuni più progrediti sotto l’aspetto della politica ambientale.
Cittadini Protagonisti la propria parte l’ha fatta, denunciando il problema e suggerendo le soluzioni, i consiglieri di Opposizione hanno fatto la loro facendo approvare la delibera di riduzione dell’aliquota, adesso il pallino passa al Sindaco.
Vorrà farlo? Vorrà impegnarsi in questa direzione?
Staremo a vedere.