Cosa fa Piedimonte Reale??

Piedimonte: il ripetitore telefonico «camuffato» è ancora lì
L’antenna installata e camuffata da canna fumaria in via
Principessa, non è stata ancora spostata. È passato più di un
anno e mezzo dalla sentenza del Cga di Palermo che intimava
alla Ericsson Telecomunicazioni di spostare quell’impianto.
Provvedimento emanato dopo che il Comune aveva
impugnato una sentenza del Tar di Catania - che nel 2008
autorizzava l’installazione dell’antenna con ordinanza cautelativa,
mancando il regolamento comunale in materia –
facendo valere la tesi che «sul territorio comunale, senza
contrastare le leggi nazionali, è il Consiglio comunale che
decide» e nel frattempo varando il regolamento necessario.
Dietro le scelte dell’Amministrazione stavano i malumori
della cittadinanza, da sempre contraria alla posa dell’antenna
in una zona densamente popolata ed a pochi passi da
una scuola. «L’antenna non è stata ancora rimossa o trasferita
- dice un residente - è passato così tanto tempo che forse
nessuno vuole davvero prendersi questa gatta da pelare».
Ma, in effetti, è stata approvata già nel settembre del 2011
la delibera di Giunta per l’affitto ad Ericsson di un terreno
comunale, dove spostare l’antenna imputata, in contrada
Pigno. Il sindaco Pidoto prova a gettare acqua sul fuoco: «La
Ericsson Telecomunicazioni ha chiesto di rendere ancora il
servizio all’utenza tramite l’antenna di via Principessa perché
non sono ancora ultimati i lavori sul terreno che ha preso
in affitto. La rimozione dovrebbe avvenire entro l’estate».
F. V
MARTEDÌ 26 GIUGNO 2012 LA SICILIA
CATANIA PROVINCIA

PIEDIMONTE ETNEO. Sentenza del Cga per un impianto camuffato da canna fumaria
Antenna telefonica da rimuovere

* Lunedì 10 Gennaio 2011
* Catania (Provincia),
* pagina 53

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l´antenna in via principessa di piemonte
Dovrà essere spostato fuori dall’abitato di Piedimonte Etneo, l’impianto di telefonia mobile della società Ericsson che si trova “camuffato” da canna fumaria su una casa di via Principessa di Piedimonte.
La rimozione della “antenna camino” è stata, infatti, disposta dal Consiglio di Giustizia Amministrativa (Cga) di Palermo, a cui si era rivolto il Comune etneo, con l’assistenza degli avvocati Girolamo Rubino e Francesca Zappalà, per impugnare una precedente sentenza del Tar di Catania con la quale si autorizzava la Ericsson, in assenza del regolamento comunale, ad installare l’impianto di telefonia mobile in via Principessa di Piedimonte.
La sentenza del Cga chiude, infatti, un contenzioso tra la società Ericsson Telecomunicazioni e il Comune di Piedimonte Etneo iniziato nell’agosto 2007, quando fu presentata all’Utc la richiesta di costruzione dell’antenna telefonica nella predetta strada comunale. Nell’attesa del regolamento in questione, il Consiglio comunale nell’ottobre dello stesso anno deliberò «il diniego a qualsiasi richiesta di autorizzazione atta ad installare antenne ed impianti di telefonia mobile all’interno del centro abitato, nelle more che la materia venga disciplinata da apposito regolamento».
La richiesta della Ericsson venne “congelata”. In assenza del regolamento, il Tar diede ragione alla Ericsson che poté quindi installare la “antenna camino”. Secondo quella sentenza però, in assenza di regolamento, nessuna amministrazione avrebbe potuto vietare l’installazione di antenne. Dinanzi al Cga, i due legali del Comune hanno fatto valere la tesi che «sul territorio comunale, senza contrastare le leggi nazionali, è il Consiglio comunale che decide». «Abbiamo già attivato la procedura – assicura il sindaco Giuseppe Pidoto – per la tempestiva rimozione dell’antenna».
Salvo Sessa

10/01/2011