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Il Positivo, e il Negativo della frazione VENA

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Messaggio  Sammyblog Mar 4 Set - 8:08

Vena, la piazza della discordia anima l’estate
Piedimonte. I cittadini: «Sagre boicottate». Il sindaco: «Bastava non interferire con le cerimonie religiose»
L’estate del 2012 per la frazione di Vena,
nel Comune di Piedimonte Etneo,
sarà ricordata da residenti e vacanzieri
per l’assenza del consueto, fitto calendario
di eventi e per la polemica
che ha visto contrapporsi un gruppo di
cittadini del piccolo abitato, organizzati
nell’associazione «La Grotta» e nel
«Comitato Pro-Vena», all’Amministrazione
guidata dal sindaco Giuseppe Pidoto.
In una nota diventata poi manifesto,
i cittadini accusano la Giunta di
«totale disinteresse» nei riguardi della
borgata etnea, sede dello storico Santuario
dedicato a Maria Ss. della Vena.
«Con motivi pretestuosi il sindaco ha
negato le autorizzazioni per l’uso della
piazza per le tradizionali maccheronate
e sagre del pane condito nei sabati di
agosto - dichiarano i cittadini - il sindaco
ostacola così chi nel corso degli anni
si è fatto carico di animare la nostra
frazione».
Motivo del contendere è la coabitazione
forzata, nella piazza del Santuario,
tra le manifestazioni gastronomiche
organizzate dai comitati cittadini e
le celebrazioni religiose del sabato, tra
le più rilevanti e affollate nel programma
pastorale del tempio mariano.
«Secondo il sindaco, le manifestazioni
avrebbero dovuto svolgersi in orari
diversi dalle liturgie, che durano fino a
tarda serata - spiegano ancora le associazioni
- Nei fatti non ci è stato permesso
di lavorare come sempre abbiamo
fatto per Vena. Non si trattano così
dei cittadini che pagano le tasse».
Giuseppe Pidoto replica serenamente
alle accuse: «A Vena l’associazione
“La Grotta”, essendo schierata politicamente
contro questa Giunta, ha voluto
creare un caso politico. C’è una lettera,
da me inviata il 27 luglio a coloro che
oggi protestano, nella quale ribadivo
la nostra totale disponibilità a rilasciare
le necessarie autorizzazioni».
Il sindaco illustra poi la soluzione
che era stata individuata: «Sarebbe stato
sufficiente accordarsi con le esigenze
del Santuario, dividendo i sabati tra
le celebrazioni religiose e le altre manifestazioni,
evitando dunque disordinate
contemporaneità. Avevo, inoltre,
prospettato la possibilità di organizzare
delle serate musicali a carico del Comune
». Poi una stoccata: «Vista la faziosità
di taluni non è stato possibile collaborare
e a perderci è solo il paese».
FRANCESCO VASTA
LA SICILIA
CATANIA PROVINCIA
LUNEDÌ 3 SETTEMBRE 2012

Sammy, dal settore Siculo-Arabo [Porta S. Fratello]

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