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Ciao Alfredo

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Messaggio  Admin Mar 6 Nov - 15:43

Ho partecipato, commosso, al funerale di Alfredo Pappalardo. In una chiesa, la cui navata centrale era stracolma, officiante Padre Salvatore Cassaniti, il dolore era palpabile.
Non solo dei famigliari, ma anche delle tantissime persone che lo hanno accompagnato nell’ultimo viaggio.
Alfredo meritava il dolore della gente, lo meritava per quello che aveva saputo essere nella sua vita.
Uomo perbene, padre di famiglia esemplare, dall’animo buono e sempre disponibile verso chiunque.
Lo conoscevo da una vita, mai ricordo di avergli sentito alzare il tono della voce, anzi, la sua caratteristica predominate era un eterno sorriso che gli illuminava il volto.
Solo quando cantava, Alfredo, tirava fuori, come per magia, una voce stentorea che ti entrava dentro e ti scuoteva dal profondo.
Aveva una bella voce Alfredo. Amava la musica ed il canto.
Quante serate passate con una chitarra a strimpellare canzoni; Lui, Ciccio Marano, Nitto Gulotta, Alfio Roma, Pippo Raciti, Gerardo Coco. E si passava dalla romanza, il suo vero amore, al melodico, al folk.
Si faceva notare Alfredo, soprattutto si faceva sentire.
Non lo ascolteremo più, non godremo più della sua compagnia, per gli imperscrutabili disegni divini egli è andato oltre. Il corpo. Il suo spirito, la sua presenza la sentiremo sempre tra noi, ci farà compagnia quando sfilerà il gruppo folk in occasione della Festa della Vendemmia, lo sentiremo quando nel salone di Ciccio qualcuno intonerà “E vui dormiti ancora”.
Ci sembrerà che non ci abbia mai lasciati.
Ho ascoltato il saluto toccante che Francesca Grasso, sua collega ed amica gli ha tributato, ho chiesto di poterlo riportare in questo mio ricordo di Alfredo, ha acconsentito, la ringrazio.
Francesca ha saputo trovare parole e toni che hanno rappresentato tutto l’affetto che lei, ma tutti noi, nutrivamo per Alfredo, una persona speciale.
Mario Settineri

Caro Alfredo,
Avrei voluto parlare di te in una circostanza ben diversa, ma purtroppo il cammino della vita di ciascuno di noi non è programmabile, ed al limitato raziocinio umano non è data la scelta di tale programmazione .
Sono qui a porgerti l'ultimo saluto terreno interprete dei sentimenti di tutti gli amici, i colleghi del Comune di Piedimonte Etneo, dei Segretari Comunali, dei Sindaci e degli Amministratori di ieri e di oggi.
Non posso non ricordare la tua sana allegria, la tua passione per il canto, per il ballo, per quella convivialità fatta di sani principi ed improntata sempre sull'affettuosità, sul rispetto, e sul senso del dovere.
Ben 27 anni hai trascorso al Comune, condividendo così con noi gran parte della tua vita. Sempre cortese, sempre corretto, sempre fedele alle istituzioni, sempre disponibile, sempre sorridente, anche quando qualche problema di salute cominciava a bussare alle porte della tua vita.
Quando nel 2005 andasti in pensione, ci mancò tanto la tua voce canora che a volte era riuscita ad alleggerire qualche momento di tensione che nei luoghi di lavoro ogni tanto salta fuori, quella stessa voce canora che dopo il pensionamento hai voluto donare in Chiesa, unendoti al gruppo di cui facevi felicemente parte, quello stesso gruppo che oggi in tutt'uno con tutti gli altri gruppi della Parrocchia ti hanno voluto rendere l'ultimo omaggio terreno, offrendoti con sicuro amore il loro canto, unitamente alla banda musicale cittadina della quale facevi parte. Hai anche fatto parte del bellissimo gruppo teatrale locale, ed anche in questo caso sei riuscito a donarci allegria e spensieratezza.
Ma in questo giorno di tristezza e di dolore, ti voglio porgere Alfredo, anche il mio saluto personale, che si coniuga perfettamente con i sentimenti di tutti gli amici comuni. Sei stato veramente un amico sincero, leale e perbene. Tantissimi i momenti condivisi, tantissimo il rispetto reciproco, tantissimi gli scherzi che mi hai combinato, ma sempre con garbo, semplicità e tantissima affettuosità.
Sei stato un esempio di sposo e di padre, hai amato la tua famiglia al di sopra di ogni cosa, sei stato amico insostituibile delle tue tre adorate figlie.
Ma oggi, seppur nel dolore, ti vogliamo immaginare, con la tua chitarra nelle mani mentre sfili lungo il corso di Piedimonte, come facevi durante la Festa della Vendemmia, a donarci ancora una volta la magnificenza della tua voce canora, che sovrastando quella di tutti, ci ha sempre deliziato, donandoci momenti di infinita gioia. Alfredo quella voce meravigliosa, donala da oggi in poi alla Madonna affinchè nel Paradiso risuoni radiosa. E tu che sei già nella luce eterna porta anche il nostro abbraccio ed il nostro amore a quelle persone che abbiamo tanto amato e che già si trovano nell'infinita magnificenza dell'universo.
Porgo a Rosetta, a Marinella, a Silvana e AnnaLisa ed ai congiunti tutti sentimenti di affetto profondo,ma vi dico anche di essere felici al pensiero di avere avuto la gioia di averlo avuto, come sposo, come padre, come nonno, così come noi possiamo dire di essere felici di averlo avuto come amico e come collega.
Grazie Alfredo, un arrivederci e non un addio.

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