I Carabinieri lasciano Piedimonte?

Abbiamo appreso sabato una notizia che ci ha letteralmente sconvolti.
Pare che nei primissimi giorni del prossimo mese, i militari dell'Arma dei Carabinieri saranno costretti a lasciare la caserma di Via Monsignor Cannavò, a causa delle fatiscenti condizioni in cui versa l'edificio che li ospita.
Occorre ricordare che la struttura è proprietà del Comune di Piedimonte Etneo, ed è di recente costruzione.
Ma le disastrose condizioni nelle quali si trova la rendono inagibile al punto d'aver convinto il Comandante Provinciale dell'Arma, ad ordinare il trasferimento del presidio in altra sede.
Se entro la data fissata per i primi giorni del mese di Dicembre (il 2?), il Comune non avrà provveduto a rendere agibile l'attuale edificio o non si sarà attivato per trovare idonee strutture sostitutive, la caserma andrà a stazionare presso quella di Linguaglossa.
Un’eventualità del genere lascia nello sconforto i cittadini di Piedimonte.
La Presenza del distaccamento è da tutti ritenuta indispensabile per la sicurezza della collettività piedimontese.
Ci pare superfluo ricordare la meritoria attività svolta dai militari dell'Arma a tutela della legge in tutta la cittadina.
Per chi come noi ha sempre guardato ai Carabinieri come coloro che con spirito d’abnegazione e grande sacrificio, pensiamo al rischio inerente le loro attività ed agli estenuanti turni, anche notturni, di presidio e vigilanza del territorio cui svengono spesso sottoposti, lavorano per la sicurezza di tutti noi, risulta impensabile che la città venga spogliata di quest’Istituzione che è radicata nella società ed incarnata nello spirito d’ogni piedimontese.
In questa circostanza ci piace riaffermare i sentimenti di gratitudine e di amicizia che sempre abbiamo nutrito nei confronti dell'Arma e dei suoi rappresentanti a tutti i livelli gerarchici.
Scriviamo questa nota oggi lunedì 23 novembre, non abbiamo avuto l'opportunità di acquisire informazioni più dettagliate sulla vicenda e su quanto l'amministrazione comunale stia facendo per la risoluzione del problema. Ci informeremo e vi informeremo.
Intanto vi possiamo anticipare che ha invitato i consiglieri di minoranza a chiedere contezza della cosa nella sede istituzionale, vorremo capire come può una struttura nuova risultare fatiscente; se ci sono colpe da addebitare alla ditta costruttrice o all'amministrazione dell'epoca; se ci sono state carenze nella manutenzione dell'immobile dal giorno della consegna ad oggi.
Ognuno sarà chiamato alle proprie responsabilità, senza animo persecutorio nei confronti di alcuno, ma per dovere verso la trasparenza e per rispetto verso l'Arma dei Carabinieri.

La stazione dei Carabinieri di Piedimonte nasceva già orfano nel 1994, credo di ricordare, sita in un luogo totalmente umido del paesino etneo. Mi sono sempre chiesto come mai e perché si sia scelto quel terreno, poi con gli anni ho capito.
Sicuramente mancherà di manutenzione l'edificio e sicuramente farà comodo all'arma risparmiare sul tenere una caserma distaccata in meno sul territorio. Certo, siamo forse ad un passo sul diventare cittadina fantasma? Che dolore nel sentire e nel vedere sparire questo paesino anno dopo anno. E tutto a causa di 40ennali carenze amministrative.