Che succede a Piedimonte? [La Sicilia]

PIEDIMONTE. Il consigliere Romeo ha denunciato il sindaco che annuncia contro querela
E’ scontro a suon di carta bollata
Rischia di finire nelle aule del Tribunale
la vicenda, ormai di dominio
pubblico, che vede contrapposti
il consigliere comunale Giovanni
Romeo, guida del gruppo "Piedimonte
autonoma e di centro", e il
primo cittadino di Piedimonte etneo,
Giuseppe Pidoto. Un faccia a
faccia che sembra davvero destinato
a risolversi in un’aula giudiziaria.
Da giorni, infatti, in paese non si
fa che parlare della denuncia presentata
dal consigliere Romeo nei
confronti del primo cittdino per
questioni burocratiche, la consultazione
del "protocollo", il registro
nel quale viene annotata la corrispondenza
in entrata ed in uscita
dell’Ente. La questione, oggetto anche
di discussione in Consiglio comunale,
è stata illustrata nei dettagli
dal consigliere Romeo al comandante
della stazione dei carabinieri
di Piedimonte, maresciallo
Vito Morana, il quale ha raccolto la
denuncia nei confronti del sindaco
Pidoto.
«Nell’esercizio delle mie funzioni
- dice Romeo - ho chiesto all’impiegato
Gregorio Nucifora di visionare
il registro di protocollo e
constatato che ai numeri tra il
4.629 ed il 4.640 erano presenti
solo una barra a matita e una generica
dicitura "Servizi sociali",
senza alcuna compilazione. Questo
- aggiunge - ha destato in me
forti sospetti e, mentre riflettevo
su questo aspetto singolare, è arrivato
il sindaco che mi ha strappato
con forza dalle mani il registro
per riporlo in armadio». Da qui la
denuncia al primo cittadino che, a
sua volta, minaccia di ribaltare la
situazione, sostenendo di essere
pronto a sporgere querela nei confronti
del suo accusatore. «Il consigliere
Romeo - precisa Pidoto - non
conosce i suoi diritti e i suoi doveri,
in quanto ritiene di potere accedere
a qualsiasi documento senza
chiedere alcuna autorizzazione.
Ho già previsto un’indagine ispet-
tiva per accertare come abbia potuto
ritrovarsi tra le mani il registro protocollo
e se il consigliere ha agito in maniera
illegale vi assicuro che verrà denunciato
».
Lo scontro Romeo - Pidoto sul "protocollo"
è uno dei più frequenti nell’ambito
delle conflittualità che si registrano
tra amministratori e consiglieri
negli Enti locali. «Non a caso -
osserva il dott. Luciano Sardella,
esperto in materia e segretario comunale
ad Acireale - a febbraio del
2003 la Regione ha diramato alcune
direttive sull’esercizio del diritto di
accesso agli atti da parte di consiglieri
comunali e provinciali».
GAETANO RIZZO
LA SICILIA
CATANIA PROVINCIA
VENERDÌ 3 SETTEMBRE 2010

Ineccepibile situazione nota in tutta Italia. Recentemente Riposto è stato sottoposto a tali questioni, con relativa denuncia. La cosa grave che si innesca una reale battaglia istituzionale e legale, ma a che fine? Il solito ribaltone dei problemi cari amici. Il sindaco denuncia perché in questo caso sono state scoperchiate dei vasi di pandora troppo dolenti. Sapete percHé esistono dei numeri di protocollo vuoti? Perché qualcuno potrebbe riempirli, a piacimento, con comodo, e modificare molto e molto del percorso amministrativo ed economico di un intero comune e comunità.
Siamo pronti a vederne il seguito.

Forse qualcuno se ne accorto della mancata continuata della registrazione numerica. E la voleva
evidenziare ai suoi cittadini. Ma fu banchettato da leggi protettivi. Che avvolte toglie la piena trasparenza
al cittadino, e può creare dei dubbi in riguardo l'efficienza, e correttezza d'una amministrazione.


Di cui il cittadino avvolte è tenuto all'oscuro di quello che realmente succede in tanti pubbliche amministrazioni..
Anche queste sono tanti dei misteri che si potrebbero smascherare attraverso l'aperta trasparenza.

Dove tutti
i singoli cittadini potrebbero liberamente visionare i pubblici registri senza preavvertimento, o da fare una richiesta per tale visura..E aspettare 30 giorni per una risposta. Che generalmente venga concessa..Ma poi in 30 giorni tanti cose possono succedere. E anche la piena trasparenza non può avere la suo efficienza.

Sammy, Dal Centro Democratico Laico. [Dove la trasparenza è da casa nostra]