Consiglio comunale: senza microfono e senza megafono?

Se il consiglio comunale è aperto al pubblico, questo pubblico non dovrebbe essere messo in condizione di seguire (anche sentire) il dibattito? Oggigiorno che cani e gatti hanno un microfono davanti alla bocca, come mai la sala consiliare di Piedimonte ne è sprovvista? Forse che dopo una estate "a costo zero" che ha rotto i timpani, anche a chi voleva stare lontano dai concerti, i cittadini che si recano al "consiglio" hanno bisogno di riposo per le orecchie?
Perché non si incarica un nostro presentatore-animatore a fornire un piccolo impianto amplificatore al Comune? Il parroco non fa un passo senza microfono (senza fili). I teatranti de "Le tre fontane" hanno decine di microfoni sulla guancia. Solo i consiglieri, che spesso mormorano fra di loro, e il presidente del consiglio non ne hanno. Il risultato è che il pubblico deve sforzarsi per captare una parte di quello che si discute.
Ma la sala consiliare che è stata restaurata, con fior di quattrini, come mai non è dotata di un impianto microfonico?
Se è per mancanza di fondi, si potrebbero far costruire, dallo stagnino di Fiumefreddo, accanto al semaforo per Cottone, quattro (4) megafoni di zinco: uno per il presidente del consiglio, uno per la maggioranza, uno per Ripensare Piedimonte, uno per Giovanni Romeo e uno per quello che non si sa a che gruppo appartenga.
Voglio ricordare che questa non vuole essere polemica ma è una "critica costruttiva"...

Doniamo un euro al comune di Piedimonte Etneo...