Una magnifica serata d'arte e di divertimento

Ieri sera, nell’incantevole cornice di Piazza Umberto, complice un’arietta che portava refrigerio dopo la canicola dei giorni passati, una allegra combriccola di “giovani masnadieri” ci ha regalato una piacevolissima serata all’insegna dell’arte e del divertimento.
Sì, arte! Perché l’importanza dell’opera messa in scena e la bravura, superiore ad ogni aspettativa, degli attori sul palco, ci permette di parlarne in questi lusinghieri termini.
La commedia era: “U paraninfu”, di Luigi Capuana. Bellissimo lavoro in tre atti, con tempi di recitazione molto elevati e momenti veramente esilaranti, in cui don Pasquale, u paraninfu, magistralmente interpretato da Ciccio Furnò, cercava di “ncucchiari” il matrimonio del secolo tra le sorelle Matamè, brutte ma ricche zitelle, e due improbabili pretendenti.
Era un susseguirsi di colpi di scena sul palco e di risate divertite da parte degli spettatori.
Due ore di vero, autentico, genuino spettacolo. Gli artisti hanno avuto la capacità di calamitare l’attenzione del pubblico indifferentemente dall’ètà. La piazza era gremita, partecipante. Veramente un successone, del quale i componenti di questa compagnia possono andare fieri.
Gli attori che si sono esibiti ieri sera, sotto la magistrale direzione artistica delle signore Franca Belfiore e Angela Pollicina, sono: Maria Lo Turco (‘Ntonia); Rosa Cavallaro (Donna Rosa); Angela Patanè (Tina); Pina Vitello (Vennira); Carmela Giordano (Rica); Mimmo Cavallaro (Cutugnu); Benedetto Gullotta (Don Angilu); Gerardo Coco (il Tenente); Angelo Finocchiaro (Prof. Barresi); Mario Rapisarda (Alessi); Alfredo Pappalardo (Talenna); Maria Cassaniti (‘za Tina) e poi lui, il mattatore, il grande Ciccio Furnò (don Pasquale Minnedda, u paraninfu).
A conclusione di questa breve nota non possiamo che complimentarci ancora una volta per quanto hanno saputo fare e formulare l’augurio che continuino, per tanto tempo ancora, a dilettarci con altri spettacoli di così alto livello artistico.