Dall'albo pretorio, questione di stile...........

Leggendo il testo della disposizione di pagamento numero 1, con il quale il Comandante dei VV.UU. si è liquidata la indennità di cui all’art. 13 della l.r. 17/90, mi è sorta spontanea una sensazione, come dire, di imbarazzo per chi è chiamato ad “auto premiarsi”, come il Nostro solerte Comandante.
Infatti, per chi non lo sapesse, l’indennità “incassata” dal buon Pippo è connessa al conseguimento di “miglioramenti” nell’espletamento del servizio di Polizia municipale, prima previsto solo per gli Agenti di P.M. ed oggi estesa dalla legge 22/2008 anche ai Comandanti ed ufficiali dirigenti titolari di posizione organizzativa.
E’ logico, quindi, che se si tratta di “premiare” gli Agenti, debba essere il Comandante, verificato il conseguimento degli obiettivi prefissati, a procedere alla liquidazione delle indennità del famoso articolo 13.
Ma ora che anche il Comandante viene a percepire tale indennità, il controllante viene a coincidere con il controllato.
E allora, non sarebbe stato meglio cercare una diversa soluzione, per evitare l’imbarazzo in cui “certamente” si sarà trovato il buon Pippo al momento di valutare il proprio operato, anche se, bisogna riconoscerlo, i risultati raggiunti del 2004-2006 sono anche merito suo.
Forse sarebbe stato meglio, che so, predisporre una relazione da sottoporre alla Giunta, che non avrebbe fatto mancare sostegno e consenso al proprio Comandante, anche per non delegittimarlo agli occhi dei suoi sottoposti.
Avrebbe potuto chiedere lumi al Segretario, sempre disponibile a risolvere i problemi di tutti.
Ragioni di opportunità suggerivano, a viva voce, di cercare una soluzione diversa, ma forse non è il caso di andare troppo per il sottile.
Del resto, sicuramente, tra trattenute varie e tasse, il Comandante percepirà assai meno della somma indicata, ed in un periodo di profonda crisi come quello che ci attanaglia, chi può dargli torto se non si è bloccato di fronte a “questioni di forma”.
Del resto, non gli pagano neanche lo stipendio (almeno ad oggi e, secondo voci di corridoio, per almeno altri 10 giorni).
Ignazio Puglisi

Il problema di base è che nel settore pubblico le alte carriche sono libere di arbitrio sui loro stipendi. Cosa alquanto illogico, visto che il denaro che circola è denaro pubblico.